Fare architettura alla scuola dell’Infanzia è possibile! Lo dimostra il laboratorio “Piccoli architetti” proposto all’Highlands Institute nell’anno scolastico 2016-17
Il progetto – ideato e condotto dagli architetti Annalisa Ferrari (esperta in restauro) e Federica Toschino (specializzata in progettazione ed interni) – ha previsto due laboratori, in cui rispettivamente i più piccini si sono cimentati con il design di una caffettiera, i più grandicelli, con la progettazione di una “casa sicura”.
Intento del progetto era infatti sfruttare la natura interdisciplinare dell’Architettura e la possibilità di collegarla alle concrete esperienze dei bambini, per veicolare alcuni concetti che vanno anche al di là della stessa materia.
Nei vari incontri è stata presentata la figura professionale dell’architetto, con la sua “valigia degli attrezzi”, e, seguendo la storia de “I tre porcellini”, sono stati spiegati ai bambini i fondamenti teorici dell’architettura, presentata come “un’Arte che integra la Scienza, per fare delle cose belle, che siano anche utili e funzionali”. Ma il focus del progetto – in accordo con l’obiettivo della formazione integrale, che contraddistingue l’Highlands Institute, includendo in ogni attività tutti gli aspetti della formazione della persona – è stato il lavoro sulle capacità di pianificazione, come modalità di organizzare il pensiero che rende possibile passare da un’idea alla sua realizzazione concreta, nell’architettura come nella vita.
Molto apprezzata dai piccoli è stata anche la parte dedicata all’“Architettura nel mondo”, in cui, con un tour virtuale, sono state mostrate loro le peculiarità degli edifici di vari Paesi, strutturati in diversi modi soprattutto per ragioni ambientali, climatiche e culturali: dagli igloo del polo nord alle capanne di fango e paglia dell’Africa, passando per i grattacieli americani e le case bianche del Mediterraneo…
Piccoli Architetti per case sicure
Poiché a scuola (e non solo) si è tanto parlato di terremoto, in quest’anno, ed i bambini sono rimasti molto colpiti dalle storie delle persone che hanno perso la casa, il laboratorio dei Castori (i bimbi del terzo anno di Infanzia) è stato modulato proprio su questo tema, per mostrare come si possa coniugare il desiderio di avere una “bella casa” con la sicurezza.
Nella parte laboratoriale, dopo un’introduzione anche sui vari stili di arredamento, ogni bambino ha potuto esplorare, attraverso il disegno, la propria visione soggettiva di casa. In un secondo momento, i bambini hanno lavorato in gruppo e le diverse unità abitative sono state riportate su un modellino plastico – che ha dato occasione anche di introdurre alcuni concetti teorici come quelli di facciata, sezione, pianta… – ed integrate in un unico edificio. Infine, è stata realizzata – con materiali di riciclo – un’intera città, con edifici in forma tridimensionale, di cui i bambini hanno colorato le facciate.
Piccoli designer per dare nuova vita alla moka
A fare da linea guida nel laboratorio dei “Piccoli designer” – ovvero le Giraffe: i bambini del secondo anno della scuola dell’Infanzia – è stata invece la storia di una moka desiderosa di cambiare “veste”, perché il suo design ormai “demodé” ha fatto sì che fosse soppiantata da altri oggetti nelle case degli Italiani; andando in suo soccorso, i bambini hanno quindi ridisegnato una nuova veste grafica per la caffettiera, la sua scatola e persino il logo, che ha dato occasione di affrontare il tema dell’identità. I bambini si sono dunque cimentati con tecniche diverse, tra cui anche il collage.
Le conduttrici del laboratorio si sono dette entusiaste dei risultati ottenuti e sorprese dalle competenze che i bambini hanno mostrato nel disegno libero, nelle attività manuali ed in particolare nel saper comprendere e trasferire le funzionalità degli oggetti in un nuovo contesto o, nel caso della caffettiera, in un oggetto dalle forme diverse ma di uso identico.
A conclusione del laboratorio, ogni bambino ha ricevuto quindi il suo diploma di “Piccolo architetto”.
I lavori realizzati nel laboratorio sono stati esposti nei locali della Scuola, in occasione della Settimana della Scienza.