L’Highlands Institute avvia l’a. s. 2021/22 inaugurando un nuovo laboratorio tecnologico polifunzionale per l’active learning, dotato di 3 aree, dedicate rispettivamente a coding, robotica e grafica digitale con stampa 3D e con taglio laser.
Abbiamo chiesto al prof. Francesco Vietri – coordinatore dell’infrastruttura tecnologica per la didattica – di mostrarcelo in anteprima e raccontarci le principali innovazioni che questo laboratorio porterà nella vita scolastica dell’Istituto.
“Parliamo innanzitutto di un notevole investimento in termini di infrastrutture e dispositivi: il laboratorio è dotato di 2 maxischermi, 12 iMac, una stampante 3D e una per stampa su legno con taglio laser, 36 kit per la costruzione di piccoli robot destinati alla Scuola Primaria e Secondaria di I Grado; sono in arrivo inoltre 6 robot Marrtino e 2 Rover Marrtino Robot, per la Secondaria di I e II grado ed un robot umanoide Social Marrtino. L’intenzione è quella di aumentare nel tempo le postazioni e quindi i dispositivi, per coinvolgere direttamente e contemporaneamente sempre più studenti”.
Con questa nuova dotazione, quali progetti avete in cantiere per l’anno scolastico appena avviato?
“Sto preparando dei laboratori multidisciplinari sperimentali con i colleghi dei diversi settori: nella Scuola Primaria e Secondaria di I grado, con il docente di informatica, lavoreremo principalmente sul coding, partendo dall’uso del programma Scratch che i ragazzi hanno già sperimentato negli anni precedenti, e sui primi rudimenti di robotica; per la Secondaria di I grado stiamo preparando inoltre delle lezioni di grafica digitale, che integrino la parte tecnico-applicativa al programma curricolare di arte e immagine, e dei laboratori per la costruzione di droni; con i ragazzi del liceo, in collaborazione con i docenti di matematica, fisica e ICT e con il gruppo R-Store Apple, lavoreremo invece principalmente sulla robotica. Dunque, i progetti tecnologici sono in continuità con i programmi didattici e con quanto già sperimentato lo scorso anno con l’introduzione degli iPad: i laboratori saranno basati principalmente sull’integrazione e l’interazione dei device già in uso ai ragazzi con i nuovi dispositivi tecnologici”.

Che applicazione potranno avere i robot realizzati e programmati dai ragazzi?
“Lavoreremo con schede video polivalenti e programmabili, dotate di intelligenza artificiale, per cui i robot saranno in grado di riconoscere oggetti nella stanza, raccogliere dati, costruire sensori di temperatura, movimento ecc. Potranno quindi essere impiegati come strumenti didattici, integrandone l’uso anche in alcune lezioni curricolari”.
Come verrà usata invece la stampante 3D?
“La stampante è programmata per stampare su diversi supporti e con diversi materiali, ma inizialmente ci concentreremo sull’uso dell’acido polilattico (PLA), un materiale plastico di origine naturale, riciclabile, biodegradabile e molto malleabile, anche a temperature non molto alte. Abbiamo già realizzato i primi prototipi”.
In che modo il PLA potrà essere riciclato?
“Gli oggetti realizzati e non più utili verranno decomposti tramite specifici macchinari, così da poter reimpiegare il PLA in nuove stampe 3D. Questo vuole essere anche un ulteriore segno dell’attenzione che l’Istituto riserva alla cura dell’ambiente: un obiettivo che è parte imprescindibile dall’innovazione che costantemente perseguiamo”.