I docenti hanno proposto ai loro alunni una visita guidata animata della Galleria Nazionale di Arte Moderna, in cui leggere le opere a livello emotivo e metterle in relazione con altre forme artistiche e creative
Accompagnati dalle professoresse Stefania Baldacci, Silvia Moretti e Cristina Iotti, i ragazzi hanno interagito con le opere esposte nella Galleria in maniera del tutto originale: esercitando la penna e la fantasia, si sono cimentati in “esercizi di scrittura in stile”. L’obiettivo era quello di mettere in relazione la parola scritta con l’opera d’arte, trasferendo sulla carta bianca le emozioni suscitate da quadri e sculture. Le opere di De Chirico sono servite come spunto per gli haikidu (piccole poesie giapponesi), mentre i quadri di Balla per gli “Esercizi di stile” di Queneau e quelli di Guttuso per componimenti più lunghi.
I ragazzi si sono inoltre cimentati anche con acrostici e anagrammi e si sono molto divertiti a “ribattezzare” capolavori di grandi artisti contemporanei: è stato chiesto loro di osservare le opere senza leggere titoli né didascalie e appunto assegnare ad esse un titolo. Così, ad esempio, i “Bachi da setola” di Pino Pascali sono diventati “Bruchi tricolori pulitori”, le stoffe dello “Spirito della giungla” di Marion Baruch “Sracci d’autore” e le “Plastiche” di Alberto Burri delle “Crème brulée di petrolio”.