7 febbraio 2017 – prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola, dal titolo “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, promossa dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Safer Internet Day 2017 (#SID2017): la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea, che quest’anno – per la XIV edizione – si celebra in contemporanea in oltre 100 Paesi, con lo slogan “Be the change: unite for a better internet”.
L’Highlands Institute vuole aderire a questa iniziativa ribadendo la sua lotta contro ogni forma di prevaricazione, soprattutto attraverso la prevenzione.
Nella nostra scuola, da diversi anni sono attivi progetti di sensibilizzazione alla tematica, rivolti in primo luogo agli alunni – a partire dalla classe IV della Scuola Primaria – ma anche a genitori, docenti ed educatori, che hanno il ruolo fondamentale di sostenere i bambini ed i ragazzi che possono essere coinvolti a vario titolo in forme di bullismo.
Lo scorso anno, una fotografia di una nostra alunna ha vinto il concorso nazionale “Bullismo e cyberbullismo. Quali le cause, il come e il perché…”, indetto dal Rotary International Club. L’immagine che potete vedere qui di seguito sottolinea i risvolti psicologi e sociali del fenomeno, legato al problema dell’esclusione.
Proprio a scopo preventivo di tale dinamiche, nello scorso anno scolastico è stato portato avanti un progetto dal titolo “Bes e Dsa. Il valore E L’IMPORTANZA di una scuola inclusiva”, che ha raggiunto ottimi risultati in termini di consapevolezza da parte degli alunni ed anche dei genitori, che hanno potuto assistere ad una conferenza sul tema, tenuta dalla Dott.ssa Tiziana Giudice (Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione, Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Causale, Prof.ssa di Tecniche d’Osservazione del Comportamento Infantile e Neuropsicologia Comportamentale UER), nell’ambito della Settimana della Salute e della Sicurezza (che l’Istituto organizza ogni anno: QUI l’articolo dedicato all’edizione 2017).
Il tema del bullismo è stato infatti protagonista anche delle ultime due edizioni di questa iniziativa – che è ormai una tradizione dell’Istituto – in cui è stato ospite della scuola il Commissario Roberto Giuli, per presentare la campagna nazionale della Polizia Postale per la prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo: “Una vita da social”.
Sempre all’interno della Settimana della Salute e della Sicurezza, lo scorso anno, l’argomento è stato affrontato anche nella specificità dell’ambito sportivo, nell’ambito del progetto “Le sette intelligenze dei campioni”, promosso dal Rotary Club Roma Olympic, in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sul Bullismo e Doping, e presentato da Luca Massaccesi (Bronzo Olimpico Barcellona ’92) e Gennaro Cirillo (Olimpionico Los Angeles ’84).
Quest’anno, sono stati gli stessi ragazzi della Scuola Secondaria di Secondo Grado a costruire insieme ai docenti una campagna di sensibilizzazione rivolta ai loro compagni più piccoli, dal titolo “Vi spieghiamo noi cos’è il bullismo”.
La professoressa Iotti, promotrice del progetto, si è detta molto soddisfatta dell’esperienza, che “si è rivelata altamente formativa: gli alunni delle terze medie si sono relazionati con i più piccoli con estrema semplicità, mostrando grande dedizione e cura per le problematiche che sono state affrontate e che hanno destato curiosità e interesse anche nei bambini della Scuola Primaria. L’evento è stato preparato in classe dai ragazzi stessi che, partendo dalla lettura di alcuni testi significativi, hanno riflettuto sulla pericolosità di certi comportamenti e si sono successivamente cimentati con la scrittura di racconti, poesie e riflessioni sul tema”.
La conferenza che i ragazzi hanno tenuto durante la Settimana della Salute e della Sicurezza 2017 – in cui sono stati approfonditi anche aspetti specifici legati al cyberbullismo ed al bullismo femminile è stata molto interessante anche per gli alunni delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria: un’opportunità di confronto sano e costruttivo, che ha dato la possibilità anche ai più timidi di aprirsi e condividere pensieri e stati d’animo, come dimostrano i contributi di seguito riportati:
“I ragazzi che ci hanno parlato hanno pochi anni più di noi ma si sono impegnati per spiegarci cos’è il bullismo ed è stato bello ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto questa situazione!”
“È stata interessante perché ne hanno parlato dei ragazzi che hanno esperienza diretta!”
“Ho imparato che non bisogna prendere in giro, perché gli altri potrebbero offendersi e potrei causare della sofferenza”
“Ho capito che cos’è il bullismo e come funziona e soprattutto ho capito che NON DEVE ACCADERE MAI PIÙ’”
“È servita ai bulli perché hanno capito la gravità delle loro azioni!”
“È stato bello potersi esprimere…”
“Abbiamo capito che non bisogna bullizzare altrimenti chi è più fragile può arrivare a fare gesti estremi!”
“È stato un insegnamento per la vita, vorrei ringraziare i ragazzi delle medie che si sono impegnati per farci capire cos’è il bullismo e per fare in modo che nessuno ne diventi più una vittima”.